Blog

ACOS OLEARIA SRL

Terra di Donne: Forza, Sudore e Radici

Ci sono terre che parlano la lingua degli uomini.

E poi ci sono terre che parlano la lingua delle donne: voci basse, mani forti, passi che non fanno rumore ma che imprimono direzioni.

La Calabria, come molte terre del Sud, è una di queste.

Una terra di donne — donne che non cercano gloria, che non chiedono permessi, che non riconoscono confini se non quelli dell’amore e del dovere.

In queste terre, la storia non la scrivono le parole: la scrivono le mani.

E quelle delle donne sono le mani che hanno sostenuto tutto ciò che è rimasto in piedi quando il resto cadeva.

Donne che reggono il cielo

C’è un filo invisibile che unisce generazioni di donne della terra:

la capacità di reggere il peso del mondo senza farlo pesare a nessuno.

Sono madri che hanno lavorato nei campi fino all’ultimo giorno di gravidanza.

Sono nonne che hanno cresciuto figli e ulivi con la stessa cura.

Sono figlie che hanno ereditato la forza senza che nessuno gliela insegnasse.

Sono imprenditrici che sfidano burocrazie, silenzi e ostacoli con la determinazione di chi sa da dove viene.

Il cielo, qui, non cade perché ci sono loro sotto a sostenerlo.

La forza che non chiede scusa

La forza delle donne contadine è una forza che non urla.

Non è esibita, non è ostentata, non è messa in scena per ottenere consenso.

È una forza funzionale: serve a vivere, a proteggere, a mandare avanti ciò che deve andare avanti.

È la forza che:

• raccoglie olive sotto il sole cocente,

• si alza prima dell’alba per i campi e dopo l’alba per la famiglia,

• combatte contro l’ingiustizia con un silenzio che pesa più di mille proteste,

• affronta la fatica non come nemica, ma come compagna.

In loro non c’è fragilità negata, c’è fragilità vissuta e superata.

Con una dignità che molte società moderne non saprebbero sopportare.

Il sudore come linguaggio

Il sudore, nelle terre del Sud, è un linguaggio antico.

E le donne lo parlano con una naturalezza che viene da secoli di eredità.

Non è un sudore che umilia: è un sudore che battezza.

Che eleva.

Che consacra.

Il sudore delle donne della terra è diverso:

ha il profumo dell’olio nuovo, della cucina semplice ma sacra, delle notti passate a sistemare ciò che non funzionava, delle giornate in cui la fatica era più grande del pane.

È un sudore che non si misura:

si sente.

Si eredita.

Si riconosce.

Radici profonde: sapere da dove si viene, decidere dove si va

Le donne della terra sono radici viventi.

Non si limitano a stare sotto il suolo: lo attraversano.

Sono il legame tra passato e futuro, tra ciò che è stato e ciò che vuole essere.

Radici non significa immobilità.

Radici significa appartenenza.

Significa sapere da dove arriva il proprio coraggio, il proprio senso del dovere, la propria capacità di resistere anche quando il mondo trema.

Le donne della terra lo sanno:

chi ha radici non ha paura del vento.

Donne che guidano senza mettersi davanti

Le donne della terra sono leader senza titolo.

Guidano senza farlo vedere, decidono senza dirlo, trasformano senza prendersi il merito.

Sono le colonne silenziose delle famiglie, delle aziende agricole, delle comunità, delle tradizioni.

Sono quelle che:

• tengono insieme ciò che si spezza,

• fanno crescere ciò che sembra fermo,

• credono anche quando nessuno vede più la strada.

Sono le prime ad agire e le ultime a crollare.

E la loro forza non è una forza contro gli uomini:

è una forza per tutti.

La nuova generazione: donne che tornano alla terra per scelta

Oggi c’è una nuova generazione di donne che torna ai campi non per necessità, ma per volontà.

Donne che scelgono l’agricoltura come impresa, come cultura, come riscatto.

Donne che sfidano ostacoli, norme, lentezze, e che costruiscono il proprio futuro con lo stesso coraggio che avevano le nonne, ma con strumenti diversi.

Sono donne che prendono in mano uliveti, terreni, aziende.

Che studiano, innovano, progettano.

Che pretendono giustizia e fanno valere i propri diritti.

Che portano nella terra una visione nuova, pulita, lucida.

Sono loro il futuro della ruralità.

Sono loro la nuova radice della Calabria e di ogni terra che ha sofferto l’abbandono.

 La terra è donna

La terra genera, nutre, protegge, resiste, custodisce.

La terra è madre.

La terra è forza.

La terra è memoria.

E allora non è un caso se le donne della terra le assomigliano così tanto.

Terra di donne significa terra di coraggio, di sacrificio, di amore grande.

Significa mani che costruiscono e non distruggono.

Significa occhi che vedono lontano e piedi che restano ben piantati.

Significa famiglie che non crollano e tradizioni che non muoiono.

Significa radici che non si spezzano.

In ogni ulivo, in ogni raccolto, in ogni stagione nuova, c’è sempre la traccia di una donna che ha lottato.

E quella traccia non svanisce:

resta.

Cresce.

Illumina.

Perché le donne della terra non passano:

restano.

Adele Scirrotta

Condividere su