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Dazi e Protezionismo: Riflessioni sul Passato e il Presente tra le Due Sicilie e l’Amministrazione Trump

Negli ultimi tempi, il dibattito sui dazi e sul protezionismo ha riacquistato centralità, specialmente a seguito delle decisioni dell’amministrazione Trump di adottare misure protezionistiche a favore delle produzioni statunitensi. Questo fenomeno ci costringe a confrontarci con la storia del nostro paese, in particolare con l’esperienza del Regno delle Due Sicilie, dove il protezionismo giocò un ruolo cruciale nello sviluppo economico.

Il Protezionismo nel Regno delle Due Sicilie

Nel XIX secolo, il Regno delle Due Sicilie si affermò come uno dei principali poli economici del Mediterraneo, grazie a politiche protezionistiche che miravano a sostenere le industrie locali. I Borbone, al governo, adottarono misure che favorivano la produzione interna, proteggendo i settori emergenti dalla concorrenza estera. Questo approccio portò a un periodo di crescita economica, dove l’industria meridionale fiorì e l’occupazione aumentò, creando un contesto di stabilità e prosperità.

Tuttavia, con l’unificazione d’Italia nel 1860, le politiche protezionistiche vennero abolite. Questo cambio di rotta si rivelò devastante per l’economia del Sud, che si trovò a dover affrontare una concorrenza interna e internazionale senza le necessarie tutele. Le industrie locali, precedentemente protette, furono schiacciate dalla liberalizzazione dei mercati, portando a una progressiva crisi economica e a un crescente divario tra Nord e Sud.

I Dazi di Trump: Un Ritorno al Protezionismo?

Oggi, l’amministrazione Trump sta riscoprendo il protezionismo come una strategia per “difendere” l’economia americana. Le sue politiche tariffarie mirano a proteggere le aziende statunitensi dalla concorrenza globale, in particolare quella proveniente da paesi come la Cina. Questo ritorno al protezionismo solleva interrogativi importanti: è una risposta efficace alle sfide economiche contemporanee?

Il protezionismo, sebbene possa offrire una protezione temporanea alle industrie locali, rischia di isolare un paese dal mercato globale, con possibili conseguenze negative per l’intera economia. La storia ci insegna che un approccio unilaterale e chiuso può portare a tensioni commerciali e a un deterioramento delle relazioni internazionali, come già visto in passato.

Riflessioni Finali

Il confronto tra il protezionismo del passato, come quello sperimentato durante il Regno delle Due Sicilie, e le attuali politiche di Trump, ci invita a riflettere su come bilanciare la protezione delle produzioni locali con le esigenze di un’economia globale interconnessa. È fondamentale trovare un equilibrio che permetta di sostenere le industrie nazionali senza rinunciare ai vantaggi del libero scambio.

La storia ci offre insegnamenti preziosi: le politiche economiche devono essere inclusive e lungimiranti, capaci di valorizzare le risorse interne senza chiudere le porte al mondo. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un approccio equilibrato potremo affrontare le sfide economiche del presente e costruire un futuro prospero per tutti.

Adele Scirrotta

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