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Agricoltura, Arte e Poesia: la mia trilogia della resilienza

C’è un filo invisibile che unisce la terra, la parola e il gesto creativo. È quel filo che mi guida ogni giorno, nel silenzio dei campi e nella voce che si accende quando scrivo. Così nasce la mia trilogia: Agricoltura, Arte e Poesia. Tre dimensioni, una sola anima.

L’agricoltura è la radice, la memoria viva della terra che nutre e resiste. È un atto di cura, di pazienza e di speranza, un modo per riconnettersi con il ciclo della vita. Ogni seme piantato è un gesto di fiducia nel futuro, una promessa di raccolto. In questo spazio di crescita, scoprendo il potere della natura, possiamo riflettere su quanto sia importante prendersi cura del nostro ambiente, non solo per noi stessi, ma per le generazioni future.

L’arte è il respiro, la forma attraverso cui la bellezza trova il coraggio di esistere anche nei tempi difficili. È l’espressione del nostro stato d’animo, un linguaggio universale che attraversa le barriere e parla al cuore di ognuno di noi. Attraverso l’arte, possiamo dare vita a mondi nuovi, rifugio per i nostri sogni e le nostre emozioni. Ogni opera d’arte, ogni gesto creativo, diventa un modo per esplorare e affrontare le sfide della vita, trasformando il dolore in bellezza.

La poesia è la voce che unisce tutto, che restituisce senso alle ferite, dignità ai gesti, verità ai sogni. È una forma di resistenza, un modo per affrontare le ingiustizie e dare voce a chi non ha parole. In ogni verso, troviamo la forza di continuare, di lottare, di sperare. La poesia ci accompagna nei momenti di silenzio, ci offre parole quando non sappiamo come esprimerci e ci ricorda che non siamo soli nella nostra lotta.

Una penna e un foglio bianco, come un cielo che attende la prima stella. Non ho più rumore, solo respiro e silenzio, e la forza sottile di ricominciare da qui. Perché anche con poco — una penna, un foglio, e un cuore che ancora scrive — si può riscrivere il mondo.

Questo progetto nasce come un atto di resilienza personale e collettiva. Credo che anche nei momenti in cui tutto sembra spegnersi, una penna e un foglio possano ancora vincere sul male, sull’ingiustizia, sull’indifferenza. Scrivere, coltivare, creare: sono tutti modi per resistere e restituire speranza.

Oggi, vi invito a riflettere su come queste tre dimensioni si intrecciano nella vostra vita. Quale ruolo gioca l’agricoltura per voi? Come utilizzate l’arte o la poesia per affrontare le sfide quotidiane? Avete mai trovato conforto nelle parole o nella creatività durante momenti difficili?

Ogni gesto, ogni condivisione, ogni parola di incoraggiamento è parte di questa semina. La cultura cresce come cresce un campo: con pazienza, cura e amore. Sostenere questo progetto significa contribuire a una narrazione che valorizza la vita, la creatività e la comunità.

Adele Scirrotta

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