30 ottobre 1877 – Perugia

In una modesta casa del centro storico, nasce una bambina destinata a riscrivere le regole del possibile. Luisa Sargentini – poi Spagnoli – arriva in un’Italia dove per una donna il futuro è già scritto: casa, marito, figli. Ma lei, con gli occhi pieni di stelle e le mani pronte a creare, decide che il suo destino lo scriverà da sola.
Dal Banco dei Confetti al Cuore del Cioccolato
Sposata giovanissima con Annibale Spagnoli, Luisa non si accontenta di stare dietro un bancone di drogheria. Con tre soci – tra cui un giovane Francesco Buitoni – nel 1907 fonda la Perugina. Non è solo un’azienda: è un laboratorio di idee.
Durante la Grande Guerra, mentre gli uomini sono al fronte, Luisa rimane in fabbrica con le sue operaie. Vede sacchi di zucchero avanzato, granella di nocciole dimenticata, cioccolato che rischia di andare sprecato. E invece di buttarlo, lo trasforma.
- 1919: nasce il cioccolato fondente Luisa®, un lusso accessibile nato dalla necessità.
 - 1922: dalla stessa logica antispreco arriva il Bacio® Perugina®, un cioccolatino con un biglietto d’amore dentro – un’idea così romantica da diventare leggenda.
 
“Non si butta via niente, nemmeno un sogno”, dirà anni dopo. E quel sogno aveva il sapore di nocciola tostata.
Una Fabbrica con l’Asilo Nido
Luisa non pensa solo al profitto. Pensa alle sue operaie: madri, vedove, donne sole in un mondo che le vuole invisibili.
- Apre un asilo nido aziendale – il primo in Italia.
 - Crea spacci interni per fare la spesa dopo il turno.
 - Paga gli studi ai figli dei dipendenti più poveri.
 - Accoglie orfani perugini, li cresce, li forma, li assume.
 
“Se una donna lavora, deve poter essere madre senza sentirsi in colpa”, diceva. E lo faceva accadere.
Dalla Lana d’Angora alla Passerella
Negli anni ’20, Luisa guarda oltre il cioccolato. Vede conigli d’angora nei campi umbri e immagina una rivoluzione morbida.
Fonda un allevamento, studia la tosatura, crea filati leggeri come nuvole.
Nel 1928 nasce Luisa Spagnoli, il marchio che vestirà dive del cinema muto, principesse in incognito e donne che vogliono sentirsi regine tutti i giorni.
Ancora oggi, ogni capo porta il suo sigillo: eleganza senza tempo, cura artigianale, un filo di Perugia nel cuore.
Un’Eredità che Sa di Cioccolato e di Libertà
Luisa Spagnoli non ha mai avuto lauree honoris causa, né titoli nobiliari.
Ha avuto coraggio.
Ha avuto visione.
Ha avuto cuore.
Una fiction RAI le ha dedicato una storia d’amore tormentata con Giovanni Buitoni – ma la vera storia d’amore di Luisa è stata con il lavoro, con le sue operaie, con l’idea che una donna può cambiare il mondo, un Bacio alla volta.
Oggi, ogni 30 ottobre, Perugia ricorda la sua figlia più geniale.
E noi, mordendo un Bacio Perugina o indossando un cardigan d’angora,
sappiamo che stiamo assaggiando un pezzo di storia.
La storia di una donna che non ha mai chiesto permesso per essere grande.