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Giugno: Il Mese della Mietitura e dei Ricordi

Giugno è arrivato, e con esso il profumo inconfondibile del grano maturo che danza dolcemente al ritmo del vento. I campi, un mare dorato sotto il sole splendente, sembrano chiamare a raccolta. Per me, questo mese non è solo un passaggio dall’inverno all’estate; è un viaggio nei ricordi, un tuffo nel passato che riporta alla mente le estati trascorse nei campi della località Valle della Madonna a San Lorenzo del Vallo, un piccolo borgo nel cosentino, dove un tempo i miei nonni coltivavano la terra con amore e dedizione.

Quando ero bambina, le mie giornate di giugno erano piene di avventure. Ricordo il suono delle falci che tagliavano il grano, un ritmo ipnotico che si mescolava alle risate degli adulti. Le mie mani piccole afferravano le spighe dorate, e ogni tanto, mi fermavo per osservare il lavoro degli uomini e delle donne che si muovevano con grazia e determinazione. Il sole scaldava il mio viso, mentre il profumo della terra fresca si mescolava a quello del grano maturo. Era un’atmosfera di festa, una celebrazione della vita e del duro lavoro.

Le mie estati a Valle della Madonna erano un mix di lavoro e giochi. A volte, mi trovavo a portare acqua e spuntini ai mietitori, correndo tra le file di spighe come se fossi una piccola esploratrice in un mondo dorato. Ricordo vividamente il momento in cui il primo carico di grano veniva portato al magazzino: l’eccitazione nell’aria, le voci che si alzavano in un canto di gioia. Era come se il grano fosse un tesoro, un premio per mesi di fatica e dedizione.

La mietitura a Valle della Madonna era un evento che univa l’intera comunità. Ogni anno, le famiglie si riunivano per affrontare insieme la raccolta. I vicini venivano da lontano, portando cibo e bevande da condividere durante le pause. Le risate si mescolavano ai racconti del passato, le storie di come le cose erano diverse, di come il lavoro nei campi avesse plasmato le loro vite. Le feste che seguivano erano vivaci, piene di danze, canti e piatti tipici a base di cereali freschi. Era un momento di unione, un modo per celebrare non solo il raccolto, ma anche il legame con la terra e tra le persone.

Oggi, mentre guardo i terreni che ora sono adibiti a uliveto, mi rendo conto che Valle della Madonna è cambiata, ma i ricordi di quelle estati di mietitura rimangono vividi nel mio cuore. Anche se i campi di grano sono stati sostituiti dalla dolcezza degli ulivi, il legame con la terra e le tradizioni continua a vivere. La mietitura rappresenta il cerchio della vita, l’abbondanza e la gratitudine per ciò che la terra ci offre. Per gli agricoltori, è un momento cruciale, un’indicazione del duro lavoro svolto nei mesi precedenti.

Oggi, mentre osservo gli uliveti che caratterizzano il paesaggio di Valle della Madonna, mi rendo conto che la mietitura è molto più di una semplice attività agricola. È un legame con le tradizioni, un modo per onorare il passato e guardare al futuro. Invito ognuno di voi a riflettere sui propri ricordi legati alla mietitura, a condividere storie di famiglia e a celebrare questa tradizione che continua a vivere nei nostri cuori.

Il mese di giugno, con la sua calda luce dorata, rimarrà sempre un simbolo di speranza e abbondanza. E mentre gli ulivi ondeggiano nel vento, ricordo che ogni raccolto è una celebrazione della vita e un invito a continuare a coltivare i nostri sogni.

Adele Scirrotta

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