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ACOS OLEARIA SRL

Dicembre nel Frantoio: Un Incontro di Tradizione e Comunità

Introduzione:
Il mese di dicembre porta con sé un’atmosfera incantata, specialmente nei frantoi, dove si respira un’aria di festa e di attesa. Con l’arrivo dell’inverno, mentre il paesaggio si trasforma e si copre di un manto bianco, i frantoi si risvegliano, animati da un fervore unico. Le olive, frutto di un intero anno di dedizione e lavoro, giungono finalmente al momento della raccolta, portando con sé una ricca eredità di storie, tradizioni e passione. Questo periodo non rappresenta solamente una fase di produzione, ma è anche una celebrazione delle tradizioni locali e dei legami profondi che uniscono le comunità.

Tradizione e Storia:
La raccolta delle olive è una pratica millenaria, intrisa di significato e cultura, che si perde nei secoli. Ogni frantoio è custode di una storia unica, fatta di gesti antichi e tecniche artigianali che sono state tramandate da una generazione all’altra. Un tempo, i membri delle famiglie si riunivano nei campi per raccogliere le olive, unendo le forze in un lavoro collettivo che non solo alimentava le tavole, ma rinforzava anche i legami sociali e familiari. Le tecniche di estrazione dell’olio, sebbene abbiano subito delle evoluzioni grazie all’avvento della tecnologia moderna, continuano a mantenere viva l’essenza delle tradizioni locali. Questo è il caso dell’uso delle presse a pietra e dei frangitori, i quali conferiscono all’olio un sapore inconfondibile, ricco di storia e autenticità.

Il Lavoro nel Frantoio:
Nel cuore del frantoio, dicembre è un mese caratterizzato da un’intensa attività e da un incessante movimento. I frantoiani, con le mani segnate dal lavoro e i volti informi di fatica, si dedicano con passione alla produzione dell’olio. Ogni mattina, il frantoio si riempie di voci allegre e risate contagiose, mentre le olive vengono accuratamente selezionate e preparate per il processo di frangitura. Il suono delle macchine che lavorano si mescola armoniosamente con i canti e le chiacchiere, creando un’atmosfera di calda convivialità. Questo lavoro, pur essendo faticoso e impegnativo, è intriso di una profonda passione e di un forte senso di orgoglio, un modo per onorare la terra e il frutto del suo incessante lavoro.

Poesia e Convivialità:
Il frantoio si trasforma in un luogo di incontro e di socializzazione, diventando un vero e proprio cuore pulsante della comunità. Le serate di dicembre sono spesso dedicate a festeggiamenti e celebrazioni, durante le quali l’olio nuovo diventa il protagonista indiscusso. Durante la tradizionale benedizione dell’olio, si raccontano storie di famiglie e tradizioni, e le tavole si riempiono di piatti tipici, tutti conditi con l’olio fresco appena prodotto. Questo momento di condivisione non è solo un atto di gratitudine, ma anche una celebrazione del raccolto e del lavoro svolto congiuntamente. Come poetava un grande scrittore: “L’olio è il sole della tavola”, un simbolo di abbondanza e convivialità che illumina le relazioni e i cuori.

Conclusione:
Preservare le tradizioni legate al frantoio significa mantenere vive le radici di una comunità ricca di storia e di valori. Dicembre ci invita a riflettere sull’importanza di unirci, di celebrare insieme i frutti del nostro lavoro e di valorizzare la storia che ci ha preceduto. È un invito a tutti a scoprire il meraviglioso mondo del frantoio, a partecipare a queste esperienze che nutrono non solo il corpo, ma anche l’anima. In un’epoca in cui tutto sembra correre a ritmi frenetici, il frantoio ci insegna il valore della lentezza, della condivisione e dell’amore profondo per la nostra terra e le sue tradizioni.

Adele Scirrotta

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